
L’AI Act è entrato in vigore il 1 agosto dell’anno appena passato. Alcune disposizioni sono già applicabili, ma la maggior parte lo diverrà alla nice di un periodo di transizione che terminerà advert agosto del 2026. Due anni di tempo per la compliance sono quanto mai necessari, evidenziano i CIO, gli esperti e i dirigenti delle aree Authorized e Politiche Pubbliche delle imprese, concordi nell’affermare che la legge europea sull’intelligenza artificiale è molto estesa e complessa e richiede un grande sforzo in termini di conoscenza e risorse impiegate per essere compresa e integrata nelle prassi quotidiane.
La Commissione Europea non è ignara di queste problematiche: ha dato vita a un AI Workplace, centro di competenza sull’intelligenza artificiale, e ha avviato l’AI Pact, un tavolo di lavoro a cui tutte le imprese possono aderire, su base volontaria, per collaborare con l’AI Workplace nel chiarire i tanti aspetti del regolamento, suggerire semplificazioni e proporre greatest apply che facciano da modello per la compliance, soprattutto per le piccole e medie imprese.
“L’auspicio è avere delle linee guida condivise e regole armonizzate: poche norme, chiare e lungimiranti”, afferma Marco Valentini, Group Public Affairs Director di Engineering, azienda italiana che aderisce all’AI Pact. “Speriamo di lavorare a stretto contatto con l’AI Workplace per raggiungere questi obiettivi. L’UE ha portato a compimento un’iniziativa molto importante approvando una delle prime norme al mondo in materia di AI, in funzione antropocentrica, tutelando i diritti fondamentali e garantendo l’innovazione”, prosegue Valentini. “Per questo motivo, l’AI Act è un regolamento molto articolato e un’iniziativa come l’AI Pact dovrebbe aiutare le imprese a chiarirne l’applicazione concreta, perché porta advert anticipare la conformità su alcune disposizioni fondamentali”.